L'Approccio Ecologico Sociale ai Problemi Alcolcorrelati e Complessi
Premessa
L’Approccio Ecologico Sociale è stato ideato ed applicato dal Prof. Vladimir Hudolin, sperimentandolo efficacemente nell’affrontare i problemi alcol correlati, in una prospettiva di promozione della salute sulla base di un percorso originale che muove dai principi teorico-pratici della psichiatria sociale e dalla medicina di comunità del secondo Novecento e che può essere applicato con le specifiche modifiche a tutti i problemi comportamentali. L’Approccio è in sintonia con l’insieme complesso di documenti, risoluzioni, piani di azione che l’OMS ha prodotto fin dal 1978 con la Dichiarazione di Alma Ata che sancisce la centralità:
a. dell’assistenza primaria,
b. del lavoro territoriale,
c. dei programmi di comunità locale,
d. del protagonismo dei cittadini nei programmi di tutela e promozione della salute, in un rapporto di collaborazione con il sistema professionale (partnership in action) nello specifico ambito delle prassi e dei principi stabiliti dall’Approccio Ecologico Sociale.
L’Approccio, riferendosi alle indicazioni contenute nella ricerca scientifica indipendente che supporta le decisioni ed i piani di azione dell’OMS, intende sviluppare programmi che siano in grado di:
· dare risposte ai bisogni, della persona, inseriti nel contesto delle relazioni significative sia di tipo familiare che comunitario, delle famiglie e delle comunità locali;
· porre al centro il protagonismo della persona ed il suo senso di responsabilità.
· sensibilizzare chi opera in campo professionale ad attuare scelte personali coerenti, adeguando gli stessi processi formativi professionali e le pratiche professionali a quanto definito dall’Approccio Ecologico Sociale. Esso trova la sua collocazione teorica nella teoria generale dei sistemi e nel lavoro sociale di rete con i relativi modelli concettuali.
Si avvale dell’esperienza pratica dei programmi alcologici territoriali centrati sulla lunga e consolidata esperienza dei ”Club degli Alcolisti in Trattamento”, Oggi Club Alcologici Territoriali (metodo Hudolin), che hanno superato il concetto di “alcolismo malattia”, definendo l’alcolismo uno stile di vita, cioè un comportamento socialmente accettato, con il progressivo ridimensionamento del significato del termine “alcolismo” del tutto inadeguato e parziale a descrivere la complessità dei “problemi alcolcorrelati”, ed ora, nel sistema dei Club, eliminato nella terminologia e nelle pratiche Lo stesso termine “trattamento” dovrebbe essere abbandonato perché fortemente connotato da aspetti riabilitativi e di cura che possono confondere lo stesso superamento del concetto di alcolismo.
L’Approccio Ecologico Sociale (AES) Il significato
Approccio:
significa modo di porsi, di leggere, interpretare un fenomeno e, conseguentemente, di promuovere il cambiamento. Per quanto riguarda lo specifico campo alcologico l’approccio indicato da Hudolin deve essere collocato nelle strategie di popolazione che sono caratterizzate dall’evidenza scientifica che per ridurre l’incidenza e la prevalenza delle problematiche alcol correlate è necessario modificare, riducendolo, il consumo medio della popolazione. Questo ha come suo presupposto una disponibilità di avviare programmi che modifichino la cultura generale, sanitaria e sociale nei confronti delle bevande alcoliche, caratterizzata oggi:
a. da una tendenza a promuovere i consumi definiti “responsabili” o moderati,
b. dal distinguere in modo netto i bevitori dagli alcolisti o alcol dipendenti, applicando un modello fortemente medicalizzato che si concentra su aspetti particolari delle problematiche alcol correlate;
c. dal perseguire il modello dell’apprendimento sociale come via maestra per abituare la popolazione a familiarizzare, fin dalla giovane età, con le bevande alcoliche evitando quelli che vengono definiti eccessi e che si sostanziano in problemi di sicurezza e di ordine pubblico;
d. dall’enfatizzare il modello mediterraneo del bere ritenuto protettivo rispetto alla possibile insorgenza dei più gravi problemi alcolcorrelati. L’Approccio Ecologico Sociale riconosce in accordo con l’OMS:
1. la pericolosità dell’alcol in sé,
2. il suo essere una droga particolarmente dannosa, per l’individuo, la famiglia e la società,
3. che non esistono livelli di consumo che possano essere considerati privi di rischio,
4. che si deve garantire alle persone la possibilità reale e concreta di poter scegliere tra il bere bevande alcoliche o astenersi, quale diritto che ogni cittadino ha di comportarsi, in maniera autonoma, secondo le sue convinzioni dopo una corretta informazione.
L’Approccio Ecologico Sociale stabilisce che ognuno deve riflettere sul proprio bere, indipendentemente dalla quantità consumata, dagli stili di consumo e dal grado di problematicità espressa, evitando in tal modo che l’invito alla riflessione sul bere sia rivolto solo a chi è ritenuto più problematico, forma evidente di categorizzazione discriminante e di stigma. Il consumo di bevande alcoliche deve essere considerato un fattore di rischio che, sul piano individuale, ciascuno ha la possibilità e la libertà di assumere. Si reputa comunque necessario che la comunità si doti di misure e regole finalizzate al bene comune nei confronti dei danni prodotti dal consumo di bevande alcoliche (bere passivo). Per quest’ultima ragione promuove e sostiene tutte le iniziative di politiche pubbliche per la salute finalizzate a:
a. a ridurre la disponibilità degli alcolici, con ragionevoli e motivate argomentazioni, in particolare per i giovani e per le categorie più a rischio
b. a promuovere stili di vita più protettivi del benessere collettivo.
Con il termine Ecologico
si riconoscono i legami che esistono tra le persone e tra le diverse componenti che costituiscono una comunità familiare o locale. Si riconosce altresì che esiste una relazione tra il consumo di bevande alcoliche e la problematicità espressa come tra consumi impropriamente definiti normali e patologici, accettando in tal modo che non vi può essere discontinuità categoriale, ma un processo continuo che caratterizza il comportamento del bere L’ecologia indicata da Hudolin non ha nulla a che vedere con l’ambientalismo, ma si occupa del funzionamento degli esseri umani sia nel loro modo di porsi sul piano delle relazioni sia sul loro modo di vedere e pensare il mondo. La rigorosità dell’Approccio Ecologico Sociale ha in sé la necessità del costante superamento delle posizioni acquisite, ben rappresentato sul piano della concretezza dalla moltiplicazione costante del Club e delle sue forme associative, così come dal costante adeguamento alle trasformazioni culturali e sociali che avvengono.
Con il termine
Sociale
viene sottolineata l’evidenza che tutti i problemi comportamentali, compresi quelli alcolcorrelati, ma anche quelli culturali, economici e politici, hanno la loro origine e la loro soluzione nei rapporti sociali esistenti. Esso sottolinea anche il valore del contratto sociale che fonda la convivenza umana e che si costituisce a partire dalla costruzione di un codice etico condiviso. Spesso è percepita e citata la Bellezza (Estetica) del club, che rappresenta il prodotto della continua attenzione nei confronti dell’etica, senza la quale non è possibile alcun processo di socializzazione con le caratteristiche dell’Amore, dell’Amicizia, della Solidarietà , del rispetto della Diversità e della Transculturalità. Questi ultimi sono i principi fondativi dell’Approccio Ecologico Sociale e della scelta di una crescita e maturazione continua in una dimensione armoniosa capace anche di cambiare la cultura della comunità di appartenenza. L’etica rappresenta il processo evolutivo ontogenetico, filogenetico e storicoculturale che si è strutturato nella nostra coscienza e ci fa scegliere tra ciò che riteniamo pensabile e giusto agire e ciò che riteniamo né pensabile, né giusto.
L’abito di ciascuno, il suo ethos, il suo stile di vita, l’insieme delle sue tensioni ideali, rappresenta la libertà e la responsabilità di ciascuno. L’etica, ciò che agli altri dobbiamo, deve essere condizione e vincolo per la libera scelta dell’ethos e deve rappresentare la consapevolezza del proprio dovere nei confronti degli altri. La sottolineatura del sociale contenuta nell’Approccio Ecologico Sociale, non è una contrapposizione disciplinare nei confronti del sanitario, ma il recupero della dimensione comunitaria delle persone che costituiscono la “società”, la forma evoluta di convivenza nella quale la conflittualità non viene coartata o negata, ma viene accolta all’interno delle dinamiche relazionali. In tal senso il sanitario e i suoi sistemi sono parte integrante dello sviluppo di una determinata società. Il sociale è anche la radice dell’appartenenza del Club alla comunità, dell’obiettivo di costruire, a partire dai Club Alcologici Territoriali, i programmi alcologici territoriali, finalizzati a cambiare la cultura esistente e dominante ed a offrire uno spazio di riflessione, di pensiero e quindi di crescita e maturazione a quanti, nel corso della loro vita, si trovano, direttamente o indirettamente a riflettere sul rapporto con le bevande alcoliche.In sintesi l’Approccio Ecologico Sociale è dunque la cornice entro la quale si applica il metodo Hudolin che stabilisce la centralità del suo agire nella dimensione antropo-spirituale (o socio-culturale), intesa come lettura multidimensionale dell’essere umano, nella sua complessità e nella sua rete inesauribile di relazioni. E’ una cornice mobile, dinamica, ricca di sfumature, non assimilabile alle forme classiche della professionalizzazione, della medicalizzazione o della psichiatrizzazione, ma capace di comunicare ed interagire con queste per un miglior fronteggiamento dei problemi alcolcorrelati.